Titolo: Sculture che danzano. Società, teatro, arte nell'India antica
Autore:Carolina Guzman
Collana:I lucernari
Formato:13,5 x 20 cm
Pagine:232
Prezzo: € 16,50 Codice ISBN: 88-900688-0-9 Nuova edizione: – Prima edizione: novembre 2001
Parlare di danza in India significa delineare in un'ottica antropologica i profondi e molteplici legami che questa disciplina ha intessuto fin dall'antichità con la società, il teatro, la religione, la letteratura, la musica, le arti plastiche. "Tradizione" è una parola chiave nella cultura indiana. La danza vanta antichissime e raffinate tradizioni, che affondano le proprie radici nel mito, e raggiunge il massimo splendore durante gli imperi medievali, quando non costituiva solo il divertimento prediletto del sovrano, ma era anche una modalità di culto, un dono gradito agli dei, offerto ritualmente dalle devadasi, le prostitute sacre, tradizionali depositarie dei segreti di quest'arte. In questo contesto le 108 figure danzanti scolpite nel tempio di Shiva Nataraja a Cidambaram nell'India meridionale, di cui si dà qui puntuale documentazione fotografica e testuale, hanno un eccezionale valore perché si presentano programmaticamente come la raffigurazione dei 108 movimenti fondamentali della danza (karana) descritti dal Natya Shastra, il più famoso trattato indiano sul teatro, permettendo così un raffronto diretto tra la fonte scritta e il documento visivo. I 108 karana di Cidambaram non offrono solo una testimonianza dell'alto valore formale raggiunto dalla scultura e dalla danza in epoca medievale, ma sono ancora oggi fattori culturali vivi, suggestiva fonte d'ispirazione per i danzatori, in particolare di Bharata Natyam, che guardano a essi per arricchire la propria danza e restaurarne l'antica purezza.
Carolina Guzman all'attività di studio e ricerca affianca la pratica teatrale frequentando corsi e seminari di Bharata Natyam con vari maestri indiani.